Non solo smog: i nasi elettronici di Portici “annusano” la qualità delle ali d’aereo
Cari sostenitori,
vi abbiamo accennato già di come, nei laboratori ENEA di Portici, la ricerca sui sensori innovativi non si occupi solo di qualità dell’aria. Un esempio e’ proprio la realizzazione di “nasi elettronici” per scopi ben diversi dal monitoraggio dell’inquinamento. I nostri laboratori, partendo da un primo prototipo chiamato “SNIFFI” in grado di “sentire”, ovvero di misurare, una vasta gamma di molecole gassose nell’aria, hanno sviluppato una versione speciale di questo “naso” in grado di rilevare tracce molto piccole di olii idraulici sulle ali degli aerei in costruzione. Il tutto è stato realizzato nell’ ambito del progetto europeo H2020 COMBONDT insieme a Fraunhofer Institut ed AIRBUS.
Perché questa misura e’ importante?
Avete mai provato ad usare una colla o del nastro adesivo su una superficie non pulita? Vi sarete accorti che il collante non fa presa, o peggio si stacca dopo qualche tempo. Questo potrebbe accadere anche se, in fase di montaggio, sulle parti delle ali di aereo fosse presente dell’olio proveniente dai componenti idraulici dell’ala stessa, oppure inavvertitamente trasferito “sporcandole” durante il montaggio. In questo caso, i collanti speciali utilizzati per assemblare alcune parti delle ali potrebbero non fissare correttamente i componenti, mettendo a rischio l’integrità strutturare dell’ala stessa.
La verifica della “pulizia” delle ali con nasi elettronici, insieme alle tecniche di intelligenza artificiale utilizzate per calibrare la risposta dei sensori, possono migliorare l’efficienza di queste verifiche di qualità, con beneficio dei costi di realizzazione e manutenzione degli aeromobili, ed aumentando la sicurezza del vostro prossimo volo.
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